Appunti di vita
E canterò di te
Giorni alla finestra
Strada Piccione Selvette
06134, Perugia
© Giovanni Ciao
È la prima raccolta pubblicata dell’Autore. Qui si racconta attraverso la poesia l'attenzione alla famiglia, alla natura e alle piccole cose quotidiane, sentimenti così fortemente trasmessi dai suoi genitori.
Si tratta di una sorta di album fotografico, dove sono presenti non scatti preparati in studio, ma istantanee, immagini in versi di ciò che circonda l’Autore e da lui più amato, con forti richiami al suo spirito mediterraneo.
Un viaggio, quasi, a visitare le stanze del proprio sentire, le più nascoste, di cui l’Autore fornisce generosamente la chiave.
Lo stile espressivo è evidentemente classico, con ricordi della letteratura dei primi dello scorso secolo.
“Giorni alla finestra”, sempre edito da Bertoni, 2022, è stato curato del Gruppo Letterario “Women@WORK”.
Qui la narrazione assume l’aspetto di un diario che si dipana in un anno, il 2020, di segregazione in corso della recente pandemia. Giorni vissuti per lo più dietro i vetri delle finestre, guardando con ansia ciò che là fuori si viveva. Un ritrovarsi in spazi domestici, a volte angusti, ma per l’Autore sempre fortemente amati.
È un cammino narrativo che si modifica dalla prima all’ultima pagina, assumendo toni e stili espressivi che sembrano quasi risentire del passare dei giorni forzatamente distanti dal resto del mondo.
Unica nota positiva e quasi costante, l’abbraccio domestico, sempre così amato e ricercato dall’Autore. Motivo di quiete anche nelle peggiori delle tempeste.
La seconda pubblicazione dell’Autore. Raccoglie poesie dedicate alla Donna. Donne, madri, figlie, compagne...l'esaltazione della femminilità. In questa raccolta l’Autore pone su un amorevole piedistallo la Donna nel suo universale valore, con particolare attenzione alle donne che più gli sono quotidianamente accanto.
Ma l’intento travalica la domesticità raccontando anche di tempi e spazi distanti dall’entourage più prossimo all’Autore, narrando così anche di realtà femminili purtroppo condivisibili in tutte le società ed epoche culturali.
Quante volte hai cercato di esprimere un sentimento, un’emozione, un impeto e un attimo prima che le parole giungessero alle labbra hai desistito? Per timore, per pudore. A volte per orgoglio o solo per una prevista timidezza. E ti sei pentito, poi, per avere lasciato a mezz’aria lì, nel tuo animo, frasi che avrebbero dovuto significare tanto, per te o per chi le avrebbe ricevute ed accolte. Ed ecco che la Poesia sa venirci incontro. In punta di piedi, senza pestare i tacchi sul sempre così delicato e fragile palcoscenico della vita. Un mezzo altisonante per sussurrare quello che vorremmo dire e che, ahimè troppo spesso, non riusciamo a palesare. La Poesia come ascensore dal cuore alle labbra. Un ponte tibetano sospeso tra il me e il te, che ondeggia, solo apparentemente fragile ed instabile, al maestrale dei moti del cuore. Un esternare che non dovrebbe essere un eccezionale modo di comunicare, ma un’ordinaria e quotidiana forma per trasmettere un nostro sentire. Chissà, magari questo nostro mondo potrebbe diventare un posto migliore in cui vivere. Ma di certo noi potremmo, così, essere un terreno meno arido in cui far germogliare i semi dei nostri sentimenti.
Appunti di vita
E canterò di te
Giorni alla finestra
Strada Piccione Selvette
06134, Perugia
© Giovanni Ciao